Il cotone è una fibra vegetale naturale ed è l’unica che si ottiene dai semi.
Il cotone è conosciuto come un “tessuto dai mille usi” poiché con esso si ottiene una fibra con la quale si realizzano tessuti per abiti, rivestimenti per la casa, corde, imballaggi, accessori medici, fino agli esplosivi.
Proviene dal frutto della pianta che è una capsula coriacea che maturando si spacca e mette allo scoperto una fitta peluria. Essa costituisce il cotone che viene messo in commercio. Questa non è altro che la difesa dei semi sui quali è impiantato.
Si chiama “tiglio” la lunghezza della fibra del cotone. Dalla sua lunghezza media dipende il pregio e quindi il valore commerciale di un cotone.
In Egitto, Sudan e Perù ci sono i cotoni a tiglio più lungo. In India e Pakistan i cotoni a tiglio corto e cortissimo. Ma la gran parte dei cotoni a tiglio medio sono prodotti in tutti gli altri paesi americani, africani, asiatici ed europei.
La sua raccolta è lunga e costosa perché le capsule maturano in maniera continua in più mesi e si deve eseguirla a varie riprese.
Ormai la raccolta è meccanizzata, ma non molto tempo fa veniva raccolto a mano e purtroppo succede ancora oggi nei paesi più arretrati…
I caratteri in base ai quali il cotone assume il suo valore commerciale sono:
La lunghezza del tiglio, cioè della fibra, che arriva anche a 35 cm!
La finezza cioè il diametro: quelli egiziani ed americani sono i migliori.
L’omogeneità che dipende da come è stata fatta la raccolta.
Elasticità: il cotone è la fibra più elastica tra quelle vegetali.
La tenacità: il cotone è l’unica fibra che bagnata aumenta la resistenza. Mentre a secco è inferiore al lino.
La lucentezza non è mai evidente. Dipende dai trattamenti chimico-fisici che il cotone subisce dopo la raccolta. In modo naturale i cotoni egiziani sono superiori, seguiti da quelli americani. Il cotone indiano tipo ‘madras’ è di fibra opaca e irregolare e viene apprezzato proprio per questa caratteristica oltre al costo più basso.
Igroscopicità: Il cotone assorbe bene l’umidità e si restringe fino al 15% durante il primo lavaggio. E’ formato principalmente da cellulosa, circa il 95%. Da acqua e parti cerose, legnose e proteiche.